Riaccendi la fiamma, alla scoperta delle piante afrodisiache
La vita stressante, l'alimentazione scorretta, il fumo, l'alcol, i rapporti emotivamente frustranti, la non comunicazione, condizionano negativamente il nostro modo di vivere le relazioni e naturalmente anche la nostra sfera sessuale.
In questo articolo andremo a conoscere i principali rimedi dal mondo della natura, conosciuti ed utilizzati fin dall’antichità per le loro proprietà afrodisiache.
Tribulus Terrestris
Il Tribolo (Tribulus terrestris) è una pianta diffusa in alcune zone d'Europa, in oriente, medio oriente e Africa.
La pianta ha un portamento basso e “strisciante”, si può facilmente trovare ai bordi dei marciapiedi e, oltre a sviluppare un bel fiore giallo, produce dei semi acuminati non così gradevoli alla vista..e al tatto!
Questi semi ricordano il Tribolo romano (piede di corvo), strumento bellico usato per creare scompiglio tra le schiere nemiche. Essi, con i loro spini appuntiti, si conficcano facilmente nei piedi nudi, nelle zampe degli animali, negli pneumatici delle biciclette e di altri mezzi di trasporto leggeri.
L'uso tradizionale di questa pianta nell'Ayurveda, nella Medicina Tradizionale Cinese e nella medicina tradizionale Bulgara, era legato principalmente alla sfera sessuale e in particolare all'aumento della libido e a mantenere il tratto urinario sano.
In passato veniva inoltre utilizzata per problemi di gonfiore addominale e per la cura delle malattie cardiovascolari.
Sono numerosi infatti i componenti chimici utili contenuti dalle sue parti come flavonoidi, flavon olglicosidi, saponine steroidee e alcaloidi.
Tuttavia sembra che i suoi più famosi effetti siano da attribuire alla protodioscina, una saponina steroidea che costituisce circa il 45% dell’estratto ottenuto dalle parti aeree del Tribulus terrestris. La sostanza è in grado di incrementare la produzione endogena di testosterone, diidrotestosterone, ormone luteinizzante (LH), deidroepiandrosterone (DHEA) e deidroepiandrosterone solfato (DHEA-S).
Il Tribolo può essere considerato un adattogeno: è stato testato su atleti e su soggetti stressati ed esauriti notando che agisce come rivitalizzante e aiuta l'incremento della libido e i problemi di impotenza.
Maca
La prodigiosa Maca (Lepidium meyenii), antico rimedio inca noto come Ginseng peruviano è originaria della Cordigliera delle Ande del Perù e della Bolivia.
La Maca è una pianta erbacea la cui radice commestibile viene utilizzata sin dall’antichità per migliorare e risolvere problemi di fertilità, migliorare le prestazioni sessuali, come ricostituente e per migliorare le capacità fisiche e mentali.
Ancora oggi la Maca occupa la metà della dieta di uomini, donne, bambini e anziani indigeni nelle Ande. Si tenga presente inoltre che è l'unico raccolto oltre alle patate che riesce a crescere in condizioni così difficili: terreno roccioso, temperature sotto zero e neve regolare anche in estate.
Questa pianta robusta riesce a prosperare anche con sole intenso, vento e freddo.
Per quanto riguarda la sfera sessuale non è del tutto chiaro quali siano i meccanismi che donano alla Maca le sue capacità. La Maca non contiene ormoni vegetali e non funziona aumentando i livelli di ormoni sessuali come il testosterone o gli estrogeni direttamente.
Agisce rispondendo ai bisogni specifici del soggetto ed è quindi da considerarsi un adattogeno.
La Maca viene spesso pensata come rimedio maschile contro la scarsa libido o la disfunzione erettile, tuttavia è indicata anche per le donne. Infatti può essere utilizzata in caso di squilibri ormonali, problemi mestruali, problemi legati alla menopausa e alla sindrome da stanchezza cronica.
La radice di Maca contiene inoltre una ricca varietà di sostanze nutritive quali minerali, acidi grassi essenziali, aminoacidi e vitamine (in particolare del gruppo B) che la rendono utile anche per la normale funzionalità tiroide.
Diamana
La Damiana (Turnera Aphrodisiaca) è un piccolo arbusto che produce dei bei fiori di colore giallo. È originaria del Messico, Texas, Caraibi e più in generale del Sudamerica.
In antichità la Turnera aphrodisiaca veniva utilizzata dai Maya come afrodisiaco e per il trattamento delle “vertigini e perdita d’equilibrio”.
Nella tradizione degli Indios Messicani esiste una bevanda ricostituente detta “tè messicano” che viene consumata abitualmente per i suoi poteri afrodisiaci, il cui componente principale è proprio la Damiana.
Già dalla fine dell'800 la Damiana è presente nel Prontuario Nazionale degli Stati Uniti ed è stata approvata dalla FDA (Food and Drug Administration).
Oggi la tintura madre di Damiana (estratto etanolico) è utilizzata come medicinale omeopatico per il trattamento del calo della libido e come antistress.
Spesso si trova abbinata ad altre piante in integratori alimentari utili per migliorare l’allattamento, il trattamento dei sintomi della menopausa, delle disfunzioni sessuali, dell’impotenza e per migliorare la massa spermatica, la risposta sessuale e gli effetti psicologici.
Muira Puama, l'albero della potenza
Muira Puama è il nome indigeno della pianta Ptychopetalum olacoides, nativa della zona della foresta amazzonica, il cui nome può essere tradotto approssimativamente come “albero della potenza”.
La Muira Puama è un arbusto che in alcune condizioni può svilupparsi come un alberello e, grazie ai suoi rami, raggiungere i 3/4 metri di altezza.
Le foglie, di forma ovale, hanno una doppia colorazione: verde chiaro nel lato superiore e verde scuro quasi marrone nel lato inferiore. I fiori invece, con un odore penetrante molto simile a quello del gelsomino, si sviluppano in piccoli racemi ascellari costituiti da 4/6 fiori ciascuno.
Conosciuta e utilizzata dagli indigeni brasiliani, venne poi importata in Europa in epoca coloniale, soprattutto in Inghilterra e in Francia. Alla Muira Puama venivano infatti attribuite notevoli proprietà toniche e afrodisiache.
Divenne quindi parte integrante della medicina erboristica inglese e già nel 1925 venne pubblicato uno studio farmacologico che dimostrava la sua efficacia nei confronti di alcuni disturbi del sistema nervoso e del calo del desiderio sessuale.
Attualmente la Muira puama viene utilizzata come tonico e per la sua capacità di stimolazione sessuale, viene infatti indicata in alcune forme di impotenza, sia femminile che maschile.
Le sue proprietà afrodisiache sono dovute essenzialmente alla presenza della muirapuamina, un alcaloide dotato di eccellenti proprietà stimolanti a livello sessuale.
Viene utilizzata anche come digestivo, neurotonico, antireumatico e antinevralgico.
Per le proprietà neurotoniche, oltre che nei casi di impotenza può essere di aiuto in caso di esaurimenti e di depressioni nervose lievi.
Cordyceps, il "fungo bruco"
Nel regno dei funghi, a metà strada tra il mondo degli animali e quello dei vegetali, troviamo un altro validissimo aiuto per i problemi della sfera sessuale, il Cordyceps (Cordyceps sinensis).
Il Cordyceps si può trovare principalmente nei prati Himalayani del Tibet, Nepal, Bhutan e dell’India al di sopra dei 3500 metri.
Il fungo in estate infetta i bruchi che, sepolti sotto terra, si nutrono delle radici delle piante. Continua poi a crescere in autunno e in inverno attraverso i loro corpi, consumandoli lentamente. In primavera, dalla testa del bruco, il cui corpo sarà ormai interamente consumato, comincerà a sbucare un gambo marrone scuro pieno di spore.
Per queste sue abitudini il fungo è conosciuto in Tibet col nome di Yartsa Gunbu traducibile come “verme d'inverno e pianta d'estate”.
Nell’antica Cina 5 grammi di fungo venivano messi nello stomaco di un’anatra che poi veniva ben cotta e consumata nel corso di 8-10 giorni dall’imperatore.
Nella Medicina Tradizionale Cinese è ritenuto un fungo di tonificazione specifico del Qi renale, in grado di calmare l’animo e dare vigore al corpo.
Il Cordyceps è un vero e proprio afrodisiaco che stimola la sintesi di ormoni sessuali e indirettamente il vigore fisico e mentale in generale.
Potente adattogeno nei confronti dello stress riesce a aumentare i livelli di DHA (acido grasso della serie Omega-3) nel corpo grazie alla sua azione stimolante sulla funzione corticosurrenale.
Per questo motivo il Cordyceps è ritenuto anche il fungo antidepressivo per eccellenza, in particolare quando manca la motivazione in conseguenza a periodi di stress o malattie debilitanti.