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La fine dell'autunno, Novembre

La fine dell'autunno, Novembre

A Novembre fa la sua comparsa il freddo con le prime brine mattutine. In questo mese il sole si fa più tiepido, la nebbia e le piogge più intense, le ore di luce si riducono ancora di più e le chiome degli alberi ormai spoglie; tutta la natura vegetale e animale si prepara a vivere una fase di letargo.
Tradizionalmente questo mese si apre con la festa di OGNISSANTI, risalente alla fine dell'VIII secolo, quando l'episcopato francese la sostituì al Capodanno celtico che aveva inizio proprio con il primo giorno del mese.
Questo è infatti il periodo in cui il grano e molti altri cereali, da poco seminati, cominciano lentamente la loro trasformazione. Questo mese ci fa avvertire il maggior contrasto tra le reali esigenze del nostro organismo e lo stile di vita che conduciamo. Nel periodo più buio dell'anno in cui vi sarebbe la necessità di maggior introspezione e riposo ci troviamo a dover svolgere i carichi maggiori.

Ciò scatena nel nostro corpo uno stress debilitante su più piani. Considerando che tutte le nostre energie dipendono essenzialmente dal nostro Sistema Nervoso, sarà soprattutto il nostro cervello a dover essere sostenuto in questo mese.
L'altro organo a rischio sono le tonsille, due sorte di sentinelle poste ai lati dell'arco palatino, molto importanti per la difesa dell'apparato respiratorio, lo stress psicofisico può sottrarre loro quelle energie essenziali per combattere tutti gli agenti infettivi.
Anche la riduzione drastica delle ore di luce mette a dura prova la nostra psiche. Per questo gli obbiettivi principali del mese di novembre, consistono nell'eliminare le tossine metaboliche purificando l'intestino, rafforzando le ossa, muscoli e apparato respiratorio e migliorare in genere tutta la risposta immunitaria in vista dei primi attacchi virali. Cerchiamo quindi, tramite l'alimentazione, di prevenire e di usare gli alimenti adatti a difendere noi e i nostri bambini dalle classiche malattie da raffreddamento. Anche in questa stagione il bimbo necessita di sole, non è un cibo, ma è indispensabile per la crescita del bambino: la provitamina D, presente sulla pelle, viene infatti trasformata in vitamina D dall'esposizione alla luce solare.
Questa vitamina è essenziale per la formazione di calcio. Un buon scheletro e buoni denti sono il risultato dell'esposizione al sole.
Amaranto

Anche l'aria entra in gioco nell'alimentazione. Il sangue, infatti, preleva dall'aria inspirata l'ossigeno necessario a tutte le combustioni organiche, mentre l'espirazione rende una parte degli scarti di questa combustione. Senza una buona ossigenazione non è possibile godere di una buona salute.
Il bambino può prendere il sole a qualsiasi età e con qualsiasi tempo: se fa freddo, lo si esporrà al sole nelle ore centrali della giornata, coperto in modo adeguato.

Per quanto riguarda l'alimentazione, si useranno più spesso cereali che danno calore come MAIS, MIGLIO, AMARANTO, QUINOA, non tralasciando comunque RISO, ORZO, GRANO SARACENO, e sempre, come complemento legumi, frutta secca e fresca, verdure, soprattutto le verdure della famiglia delle crucifere, VERZA, CAVOLO, CAVOLFIORE, RAPA, RAFANO, in quanto attivano i processi metabolici di costruzione.

Prepararci all'inverno

Noi tutti abbiamo varie possibilità di scegliere come passare la stagione fredda cercando di rimanere in buona salute.
La scienza moderna consiglia il vaccino antinfluenzale, nascondendo il fatto che l'80% di chi è a letto con l'influenza non ha il virus dell'influenza, ma i virus para-influenzali che con il vaccino e il virus influenzale non hanno niente a che fare.
Il virus influenzale è un RNA. Questi tipi di virus si modificano molto facilmente, per cui chi ancora crede in queste cose deve essere cosciente di farsi un vaccino “fuori moda” perché riguarda il virus dell'anno prima, che non ha niente a che vedere con quello in circolazione. Attualmente ci troviamo in una condizione che facciamo fatica a gestire:
  • non abbiamo tempo
  • non diamo peso alle cose
  • l'autunno non esiste più
  • passiamo dal caldo al freddo molto rapidamente
  • viviamo in ambienti caldi

Queste sono realtà che noi tutti viviamo, ma il nostro corpo non si adatta facilente a queste situazioni, e quindi abbiamo raffreddori, tossi, bronchiti. I nostri anziani ci dicevano di prepararci all'inverno cambiando il sangue. Per fare questo è possibile adottare una tecnica molto antica e conosciuta da tutti i popoli: il digiuno.

Digiuno

Se osserviamo un bimbo quando non sta bene, per prima cosa rifiuta il cibo, la stessa cosa che fanno gli animali, questo perché l'organismo fa un grosso lavoro per digerire il cibo, non mangiando tutte le forze servono solo a superare la patologia. Fare un digiuno non è semplice, per molti il digiuno di un un giorno diventa quasi traumatico. Il grande Ippocrate, padre della medicina occidentale, quando si trovava con problemi difficili, come prima terapia prescriveva il digiuno.
Socrate e Platone avevano constatato la relazione che c'era tra cibo e mente.
Plutarco (46- 120 a. C) era solito dire “invece di usare medicine digiuniamo un giorno”.
Paracelso affermava che il digiuno era la cura migliore. Per “cambiare bene il sangue” si dovrebbe fare un digiuno da un minimo di 3 giorni, fino ad un massimo di 8 giorni. Ovviamente i tre giorni non sono una grossa difficoltà, mentre per i sette giorni è meglio farsi seguire da chi ha pratica in questa esperienza. Quando si pratica il digiuno, si deve cercare di bere molto, per eliminare scorie e tossine. Non tutti riescono e possono fare un digiuno, è una pratica molto efficace ma allo stesso tempo forte e ci vuole molto volontà. Se invece di diventare un beneficio diventa un peso, si può ricorrere al semi-digiuno. Un esempio di semi-digiuno molto conosciuto è fatto con le mele. Si mangiano solo mele. L'importante è masticarle molto bene se si desidera avere un buon effetto. Le mele vanno mangiate con la buccia è indispensabile quindi siano state coltivate senza pesticidi o concimi chimici. Il semi-digiuno di mele richiede una buona volontà: Fare 3 giorni è già un ottimo obbiettivo.
E' fortemente consigliato usare tisane depurative. Si può intraprendere un'altra via, un po' meno impegnativa, che comunque ci dà un forte sostegno, mangiare una volta alla settimana solo frutta.
Non è incisiva come un semi-digiuno, ma anche questa metodica ci prepara ad affrontare l'inverno.
Questa tecnica depura il sangue e irrobustisce l'apparato digerente lasciandolo un po' riposare.   L'autunno rappresenta un periodo di passaggio, una fase di “contrazione” in cui la Natura si riposa per raccogliere le risorse necessarie ad affrontare la stagione fredda. Anche al nostro organismo è richiesto di attivare la propria forza vitale, con un dispendio che si ripercuote su un piano non solo fisico, ma anche emozionale, che si traduce in necessità di interiorizzazione e propensione all'introversione. Se la pancia è OK, migliora l'umore I ricercatori lo chiamano GUT BRAIN AXIS (asse cervello e intestino) e lo definiscono come una fitta rete di fibre nervose che consentono la connessione tra il SNC (sistema nervoso centrale) e l'apparato digerente.
Le relazioni tra i due cervelli sono a doppio senso di marcia, nel senso che quello che accade nella testa (stress, emozione) influenza la salute della pancia e viceversa la salute della pancia può influenzare il benessere mentale (depressione, ansia e altri disturbi psichici). L'autunno coincide anche la ripresa a pieno ritmo delle attività frenetiche della vita di tutti i giorni, con i cambiamenti climatici, le alterazioni del ciclo del sonno, la riduzione delle ore di luce.
Non è quindi un caso avvertire in questo periodo stanchezza, sbalzi d'umore, irritabilità, insonnia, mal di testa. E poiché l'intestino, come ormai si sa, è il nostro “secondo cervello” altrettanto frequenti sono i disturbi che lo colpiscono con senso di gonfiore e tensioni addominali, pesantezza, nausea, difficoltà digestive.

Pegastress Pegaso

Questo ricco campionario di sintomatologia ha un nome “stress”.

Per contrastarlo prendiamoci cura della nostra pancia e anche la nostra mente ne trarrà beneficio, perché ripristinare il fisiologico equilibrio della flora batterica aiuta l'umore. PEGASTRESS è un integratore alimentare che contiene una associazione innovativa di fermenti lattici e vitamina B5 che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell'affaticamento psicofisico. E' proprio l'abbinamento di due particolari ceppi di fermenti lattici (lactobacillus helveticus + bifidobacterium longum) con la vitamina B5 (conosciuta come vitamina antistress) a mostrare un effetto positivo sull'interazione cervello-intestino, con sensibili benefici agli stati fisici ed emotivi.

PATOLOGIE INFLUENZALI E DELL'APPARATO RESPIRATORIO

Il periodo invernale, con il suo rigore climatico, produce una forte predisposizione a disturbi o a vere e proprie malattie sia di origine virale che batterica, aggravati anche dalle condizioni ambientali (ambienti spesso eccessivamente riscaldati) senza opportuno ricambio d'aria e scarsamente umidificati).

Gli organi bersaglio di tali agenti patogeni sono le prime vie respiratorie.

Ecco alcuni consigli per la prevenzione di tutte le forme virali e batteriche:


ANAS COCCINUM OTI 
1 monodose alla settimana da ottobre a marzo -

Composto polivalente, ad azione sia preventiva ( durante il periodo di rischio influenzale) che terapeutica( come primo intervento da assumere immediamente ai primissimi sintomi, anche se indefinibili e di dubbia espressione).


IVER 200CH OTI 
Dose 1 dose ogni 15 giorni da ottobre a marzo

Può essere usato anche in fase conclamata quali polisinusiti croniche, disturbi asmatici, raucedini permanenti, raffreddori cronici e recidive.
Prevenzione dell'influenza. 


INVER OTI
Fase acuta: 1 capsula ogni ora per via sublinguale 
Fase subacuta: 2 capsule per 3 volte al giorno fino alla remissione dei sintomi

INVER è un rimedio antipiretico nella terapia dell'influenza, rafreddore, rinofaringite, catarri delle vie respiratorie superiori accompagnati da febbre, bronchiti.

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