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Carenza di vitamina D

Vitamina D: l'ormone del Sole

Nel periodo successivo alla rivoluzione industriale, nelle grandi città europee industrializzate come Londra e Varsavia, fu di interesse tra i medici un fenomeno nuovo tra i giovani in fase di crescita. Molti bambini presentavano condizioni fisiche che poi vennero classificate come rachitismo: crescita limitata, gambe incurvate, dolori e ipotonia muscolare.

Prendendo ad esempio Londra, i lunghi inverni, l'inquinamento dato dalla combustione di legno e carbone, l'assetto urbano caratterizzato da un sovraffollamento di persone e quindi abitazioni strette e vicoli bui, penalizzavano soprattutto i giovani in fase di crescita con una limitatissima esposizione solare, fonte principale di vitamina d.

Rivoluzione industriale

All'inizio del 900 il fenomeno era molto diffuso anche negli Stati Uniti, ma fu solo negli anni 30 che fu accertata la correlazione tra il rachitismo e la carenza di vitamina D.

La vera natura della Vitamina D

Negli ultimi decenni sono state scoperte altre novità riguardo la vitamina D.

La prima è che la vitamina D non ha solamente un’importante influenza sull’assorbimento di calcio e fosforo, ma è essenziale per il normale funzionamento di tutti i sistemi del corpo umano.

  1. Svolge un ruolo fondamentale per la salute di ossa e muscoli
  2. È indispensabile per il normale funzionamento ed il rafforzamento del sistema immunitario, quindi nella prevenzione e cura dei disturbi immunitari
  3. Svolge un ruolo di controllo sulla crescita sia delle cellule sane che di quelle cancerogene
  4. Stimola la produzione di insulina e riduce l’insulino-resistenza
  5. Può prevenire l’ipertensione, i disturbi renali e l’insufficienza cardiaca (inibisce il sistema SRAA)
  6. Aiuta a prevenire la malattia coronarica, grazie ai due punti precedenti e alle capacità di ridurre le infiammazioni nelle pareti dei vasi sanguigni
  7. Influisce sulla normale funzionalità della pelle, può essere utile quindi con disturbi come la psoriasi
  8. Supporta la salute dei denti
  9. È utile come tonico dell’umore, quindi può essere utile in caso di depressione
  10. È importante per il normale sviluppo e funzionamento del cervello

Si è capito inoltre come questa "vitamina" sia in realtà un ormone, cioè una sostanza che una volta prodotta in una determinata parte del corpo, entra nel flusso sanguigno ed esercita i suoi effetti in aree distanti da quella di produzione.

Il processo di produzione della vitamina D comincia nella nostra pelle grazie a un derivato del colesterolo, la pro-vitamina D3 (7-deidrocolesterolo).

È proprio nella pelle infatti che i raggi solari UVB intervengono sulla pro-vitamina D3 trasformandola in uno stadio intermedio, la pre-vitamina D3.

Successivamente la vitamina D3 si sposta nel sangue e viene trasportata in vari organi del corpo.

In particolare, dopo aver subito un leggero cambiamento alla propria struttura chimica nel fegato, viene trasportata ai reni (ma anche nei linfonodi, nella pelle e nei polmoni) e, attraverso un’ultima trasformazione diventa calcitriolo: questa è la forma attiva della vitamina D3 in grado di svolgere numerose funzioni nell’organismo.

Le fonti naturali di vitamina D

La fonte principale di vitamina D è la luce solare che come detto precedentemente entrando in contatto con la pelle dà inizio al processo di sintesi.

Nei paesi nordici dove la luce solare è meno intensa, la quantità di vitamina D prodotta è inferiore rispetto alle regioni vicino all’equatore.

Per lo stesso motivo produciamo più vitamina D d’estate che d’inverno e le ore della giornata “più produttive” sono tra le 10 e le 15.

Anche il colore della pelle determina la capacità di produrre la vitamina D: una maggior quantità di melanina oltre a donare un tono più scuro alla pelle svolge una funzione di protezione dai raggi solari, inibendo però la produzione di vitamina D

Infine, la capacità della pelle di produrre vitamina D varia con l’età, andrà via via a diminuire con l’invecchiamento.

Rivoluzione industriale

La vitamina D che otteniamo da fonti naturali è di due tipi: la D3 che otteniamo dal sole e dagli alimenti di origine animale e la D2 che troviamo negli alimenti di origine vegetale.

Ecco alcuni alimenti che contengono vitamina D:

Alimento Quantità di Vitamina D
Olio di fegato di merluzzo (1 cucchiaio) 1360 U.I.
Pesce spada cotto (85g) 566 U.I.
Salmone cotto (100g) 360 U.I.
Sgombro cotto (100g)
345 U.I.
Sardine in scatola in olio, sgocciolate (50g)
250 U.I.
Tonno in scatola (85g) 200 U.I.
Succo d'arancia fortificato (240ml)
100 U.I.
Latte fortificato (240ml)
100 U.I.
Funghi Shiitake crudi (280g) 76 U.I.
Yogurt da latte fortificato (170g) 80 U.I.
Margarina fortificata (1 cucchiaio) 60 U.I.
Uovo (vitamina D nel tuorlo) 20 U.I.
Fegato di manzo cotto (100g) 15 U.I.
Formaggio svizzero (28g) 12 U.I.
U.I. = Unità internazionali

Una carenza molto diffusa

Ad oggi diversi studi hanno dimostrato come la carenza di vitamina D sia molto più diffusa di quanto si pensi, circa l'80% della popolazione. Una quantità sufficiente di vitamina D è attualmente definita con una concentrazione nel sangue tra i 30 e i 100 ng/mL.

Un modo semplice ed efficace di controllare i propri livelli di vitamina D nel sangue è eseguire un test di laboratorio specifico.
Una volta ottenuti i dati si potrà valutare insieme al medico un eventuale terapia integrativa.

La maggior parte degli integratori contengono vitamina D3 e possono avere diverse concentrazioni per poter essere più efficaci in base al tipo di carenza.

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