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Stanchezza Primaverile: Potrebbe essere anemia

Stanchezza Primaverile: Potrebbe essere anemia

Stanchezza, affaticamento al minimo sforzo, colorito pallido, occhiaie, palpitazioni, nervosismo, per non parlare di caduta di capelli e unghie fragili possono essere sintomi comuni di una carenza di un minerale fondamentale nell'organismo: la mancanza di ferro, meglio nota come anemia sideropenica (dai termini latini sideros = ferro e penia = povertà).

Elemento importantissimo per la vita umana, il ferro è utilizzato nella formazione dell'emoglobina dei globuli rossi necessari per il trasporto e l'utilizzazione dell'ossigeno nei tessuti.

Nei paesi industrializzati la condizione più spesso responsabile di carrenza di ferro è il sanguinamento a livello gastrointestinale (emorroidi, ulcera peptica, assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei o FANS, ernia iatale, varici esofagee, diverticolosi del colon, tumori dell'apparato digerente).

Nelle donne in età fertile la causa principale è rappresentata dal flusso mestruale intenso e prolungato (menorragia).

Da notare che una alimentazione carente di ferro è spesso povera anche di acido folico dotato di un'azione complementare. All'estremo opposto, particolare importanza ha il riconoscimento delle condizioni cliniche caratterizzate dall'accumulo di ferro, dato che un accumulo anche moderato dei depositi di ferro accresce il rischio di insorgenza di tumori.

Le cause di una anemia prolungata vanno sempre indagate con la consulenza del proprio medico, al fine di escludere malattie importanti, ma nei casi più semplici si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali capaci per la loro ricchezza di principi attivi ad alto potenziale nutritivo di fornire all'organismo, oltre al ferro, un'efficace integrazione di sali minerali, oligoelementi e vitamine.
Si ottiene così un duplice risultato: oltre a rifornire l'organismo delle sostanze nutritive necessarie è possibile fare il pieno di energia, superando stanchezza e affaticamento fisico e mentale.

Un contributo contro la carenza di ferro può giungere anche dalle acque profonde: gli studi scientifici più recenti evidenziano in modo sempre più definitivo il ruolo essenziale che le alghe, ricchissime di sostanze nutritive di elevato valore biologico, possono svolgere nell'alimentazione quotidiana e soprattutto in campo salutistico. Tra le più indicate in caso di carenze nutritive spiccano la SPIRULINA e la CHLORELLA (Originaria dei laghi messicani e africani, Ciad).

Spirulina

La Spirulina maxima è un'alga azzurra dotata di un fitocomplesso particolarmente elaborato: possiede un contenuto proteico pari al 65% del peso totale, superiore a quello di molti alimenti proteici come la carne, il pesce o le uova.  Le sue proteine sono inoltre particolarmente ricche in aminoacidi essenziali.
Contiene tutte le vitamine in quantità significative (soprattutto A, D, K e B12), molti sali minerali e infine alcuni grassi polinsaturi dal rinomato valore biologico.
Costituisce quindi un ottimo integratore, di facile assimilazione.

Chlorella

Chlorella
Chlorella polverizzata

Le piccolissime alghe dal colore verde brillante appartenenti al genere CHLORELLA vengono utilizzate da secoli per le loro proprietà nutritive e tonico energetiche. Particolarmente ricche di proteine, carboidrati, fibre, acidi grassi polinsaturi, vitamine, sali minerali e oligoelementi, queste alghe rappresentano un vero e proprio concentrato di tutte le sostanze nutritive capaci di favorire il ripristino della concentrazione di ferro nel sangue: oltre al ferro, contengono infatti zinco, vitamine del gruppo B e C, utili per favorirne l'assorbimento.
Indicate in caso di anemia, anche da stanchezza fisica e mentale nei periodi di stress e superlavoro, queste piccole alghe sono in grado di aiutare il nostro organismo.

L'importanza della vitamina C

In presenza di VITAMINA C l'assorbimento del ferro dagli alimenti viene reso più semplice perché questa vitamina favorisce la trasformazione del ferro in una forma meglio assimilabile e utilizzabile. Assumendo contemporaneamente al ferro alimenti ricchi di vitamina C l'assorbimento può quindi raddoppiare o triplicare rispetto alla norma.

Bacche di Rosa Canina

Per integrare in modo naturale la vitamina C, oltre alle spremute di arancia, limone e frutta, è possibile utilizzare rimedi come la ROSA CANINA (Rosa canina L.) e l'ACEROLA (Malpighia glabra L.): si tratta di buone fonti vegetali di vitamina C, ricche anche di sali minerali, flavonoidi, carotenoidi e composti polifenolici dotati di attività antiossidante.
Fonti alimentari di ferro sono: carni, fegato, pesce, uova, legumi, asparagi, lievito di birra, semi oleosi, prezzemolo, spinaci, ortaggi a foglia di colore verde scuro, tartufo, cacao e i suoi derivati.

Gli integratori di ferro vengono utilizzati nelle condizioni a rischio carenziali e nelle anemie da carenza di ferro.
La dose raccomandata è di 10-12 mg al dì; 18 mg al dì nella donna in età fertile e 30mg al giorno in gravidanza.
In caso di carenza è preferibile la somministrazione ripetuta di piccole quantità di ferro (ad esempio 5mg 3 volte al dì) per evitare fenomeni di intolleranza e soprattutto la saturazione dei recettori di assorbimento, definita “blocco mucoso” da Granick.

È opportuna quindi l'associazione sinergica di ferro, acido folico e vitamina C in quanto ne favoriscono l'assorbimento a livello intestinale e la biodisponibilità.

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